Allersmead. Una grande villa di epoca edoardiana all'interno di un grande parco, non lontano da Londra.
Una maestosa scalinata, marmo bianco e nero all'ingresso, boiserie di quercia, vetrate colorate e un caminetto in ogni stanza.
Allersmead custodisce ancora i ricordi di quanti vi hanno vissuto in passato, vi sono nati e morti, hanno amato e se ne sono andati.
Si rammenta molto bene di un'epoca in cui all'ultimo piano risiedevano i domestici, in cui ci si spostava in carrozza e si davano feste sontuose.
In questa grande casa vivono Alison, che ha sempre desiderato avere dei figli e ha fatto della maternità e di una famiglia unita la sua ragione di vita e Charles, padre e marito assente, unicamente interessato ai libri che scrive, assieme ai loro sei figli e a Ingrid, la ragazza alla pari svedese che non se n'è mai andata.
Attraverso i ricordi del problematico Paul, della contestatrice Gina, della raffinata e inquieta Sandra, di Kate e Roger, sempre uniti e di Claire, volitiva e determinata, cerchiamo di ricostruire la storia di questa famiglia, mettendo insieme istantanee che rimandano a compleanni passati, cene in famiglia, pic-nic, anniversari, vacanze in Cornovaglia.
Tra incomprensioni, silenzi, discussioni animate, battute sarcastiche e ancora silenzi, passano gli anni all'ombra della grande casa, i bambini crescono e se ne vanno uno alla volta, ma qualcosa resta per sempre bloccato agli anni della loro infanzia, un segreto che si nasconde tra le tazze con i nomi ancora appese al gancio in cucina, sulle corde dell'altalena che cigola, quando c'è vento, in giardino. Nella buca, ora ricoperta, dove si trovava lo stagno; in cantina, nell'angolo buio e polveroso dove - sulla lavagna - si leggono i sei nomi mezzi cancellati.
Una verità mai detta, nascosta, negata, rifiutata perché nulla doveva turbare l'equilibrio apparente su cui si basava l'armonia familiare, i suoi riti, le sue tradizioni.
Grande indagatrice dell'animo umano, Penelope Lively ha scritto questo romanzo nel 2009, a settantasei anni, regalandoci una profonda e accurata analisi della psicologia dei suoi personaggi , ponendoci di fronte a interrogativi anche inquietanti.
Conosciamo davvero quanti ci vivono accanto? Cosa sappiamo realmente della loro vita interiore, delle loro emozioni?
Esiste un'unica VERITA' oggettiva o dobbiamo accontentarci di diverse visioni parziali, soggettive, tante quanti sono i personaggi di una storia?
Credo sia inevitabile, quando ci si imbatte in questo romanzo, tornare con la memoria alla propria infanzia, ai riti e alle tradizioni che credevamo fossero universali e invece scopriamo essere solo nostre, della nostra famiglia, diverse da quelle di tutti gli altri e mi è tornata in mente una frase di Fabio Genovesi, che nello splendido "Chi manda le onde" scriveva: "Siamo tutti normali, finché non ci conosci abbastanza".
Se ti è venuta voglia di leggere questo romanzo, lo puoi trovare QUI
La lettura di questo romanzo mi ha ispirata a creare un nuovo Abbraccialibro, il contenitore in stoffa imbottito per proteggere i tuoi amati libri ( nei post precedenti trovi ulteriori descrizioni e i progetti dedicati agli altri libri).
La protagonista del romanzo, di riflesso, è senza dubbio la grande casa d'epoca in cui vivono i protagonisti e mi è venuto naturale, quindi, riprodurla, con la tecnica dell'applique, sulla parte frontale del mio porta libro. Per questo ho spostato sul retro la tasca in cui contenere penne, matite o un taccuino per appunti.
Ma trovate tutte le spiegazioni dettagliate QUI
All'abbraccialibro ho abbinato poi il segnalibro, l'astuccio e il TEA WALLET, che vi avevo presentato nel post precedente.
Si tratta di un piccolo astuccio, leggermente imbottito, per portare sempre con sé le bustine del proprio tea preferito.
Perché cosa c'è di meglio di gustarsi lentamente una tazza fumante di tea mentre si apre per la prima volta un nuovo libro?
Vi abbraccio mentre qui nevica, nevica, nevica ancora.
Raffaella
La casa vicino al treno
Un giardino rigoglioso su di un altura a picco sul mare, un antico castello, l'aria tiepida della primavera italiana, il profumo del glicine e delle calendule, un albero che si staglia contro l'orizzonte.
Questo il luogo da sogno in cui quattro donne che non si conoscono, molto diverse tra loro, decidono di trascorrere il mese di aprile per sfuggire all'umida primavera inglese.
Da un incontro casuale in un club, in una cupa e piovosa giornata di febbraio, a Londra, tra Mrs. Wilkins, giovane moglie di un noto avvocato e Mrs. Arbuthnot, trentatreenne posata signora molto religiosa e dedita al volontariato, nascerà il desiderio prima e l'idea poi di prendersi un mese di vacanza dalle loro vite sempre uguali e monotone, che in quel momento le rendevano tristi e apatiche.
A loro si uniranno anche la bellissima Lady Caroline, ventottenne figlia di una famiglia facoltosa e molto nota, desiderosa di allontanarsi per un po' da ricevimenti e pretendenti, e Mrs. Fisher, un'anziana vedova che vive immersa nei ricordi.
Quattro caratteri così diversi faranno molta fatica ad adattarsi gli uni agli altri, all'inizio; ma per fortuna il castello è grande, c'è tanto spazio per tutte e i primi giorni le quattro signore li trascorreranno ciascuna immersa nei propri pensieri, isolata dalle altre.
Poi, pian piano, la bellezza e la tranquillità del luogo opererà la sua magia su ciascuna di loro, non tanto cambiandole, ma tirando fuori da ciascuna di loro la vera essenza, il loro vero carattere, nascosto dai doveri, dalla rigidità dell'educazione, dalla sottomissione al marito o alle regole del loro ambiente.
In Italia, in una Liguria splendente e assolata, fiorita e rigogliosa, cadranno tutti i veli delle convenzioni e le quattro donne potranno finalmente mostrarsi per quello che realmente sono e potranno scoprirsi così l'un l'altra e - magari - provare a diventare amiche.
"Un incantevole aprile" è un inno alla vita, alla bellezza e alla libertà.
Elizabeth Von Armin amava molto la natura ed era solita rifugiarsi nel sua giardino appena poteva; in questo romanzo riversa tutto il suo amore e la sua conoscenza dei fiori e piante, facendoceli sentire vivi, accanto a noi, nello splendore dei loro colori e dei loro profumi. Ma la bellezza - in questo caso della natura - non è mai fine a se stessa: ha la capacità di rasserenare, consolare, rendere felici, far riflettere e cambiare in meglio.
La prima a subire questa trasformazione sarà Mrs.WIlkins , la più spontanea e sincera delle quattro e il suo entusiasmo, la sua gioia evidente contageranno presto tutte le altre.
Non pensate però ad un romanzo noioso, di quelli in cui non accade nulla: la penna della Von Armin è sottile ed arguta, spesso molto ironica, abile a cogliere la psicologia dei diversi personaggi, le loro emozioni, i loro pensieri nascosti ed il sottile cambiamento che le travolgerà giorno dopo giorno.
Ma la sua indagine sottile non riguarda solo il mondo femminile; arriveranno anche degli uomini, a San Salvatore, che riserveranno delle sorprese, soprattutto nel finale.
Potere trovare questo delizioso romanzo QUI.
L'ambientazione di questo romanzo e la bellissima copertina mi hanno ispirata a creare un ABBRACCIALIBRO che è un inno alla vita. A differenza di quelli che ho creato in precedenza, questa volta ho voluto cucirne uno decisamente femminile, in omaggio alle protagoniste del libro e al giardino di San Salvatore.
Ho usato un cotone a piccoli fiori colorati, mentre per la chiusura ne ho voluto abbinare uno giallo con piccole rose.
Un sottile bordo di passamaneria completa l'insieme femminile e romantico.
Come sempre, nel mio shop troverete abbinato il segnalibro in stoffa, questa volta con due lati diversi.
Troverete l'astuccio, che nel tempo è diventato un classico, ma anche una piccola novità: il TEA WALLET.
Può, secondo voi, una vera Lady andare in giro senza portarsi dietro le sue bustine di tea preferite?
Certo che no, e con questo tea wallet, tutto fiorato, ha risolto il suo problema. Scherzi a parte, trovo che sia un'idea regalo deliziosa.
Tutti e quattro questi prodotto "fiorati" li potete trovare nel mio SHOP.
Grazie per aver letto fino a qui,
Raffaella
La casa vicino al treno
" C'era una volta una famiglia di orsi: Papà Orso, Mamma Orsa e Piccolo Orso.
Vivevano tutti in una casa di legno nel cuore di una grande foresta."
Comincia così una delle mie fiabe preferite, quella che più delle altre ho letto e riletto ai miei figli quando erano piccoli.
Anche se la protagonista di questa fiaba scozzese è una bambina, Riccioli d'oro appunto, ho sempre amato la famiglia dei tre orsi e la loro casetta di legno descritta - nella fiaba - nei più piccoli particolari. I miei bambini si immedesimavano in Piccolo Orso, che beve la zuppa di latte dalla sua scodella, ha la sua poltroncina a dondolo in salotto e il suo lettino nella cameretta mansardata.
Credo che leggere ad alta voce ai bambini sia, oltre ad un modo bellissimo di trascorrere del tempo insieme, un modo piacevole per cominciare a far apprezzare la lettura ed amare i libri.
Una casa piena di libri, dei genitori che leggono, la possibilità di avere a portata di mano libri adatti alla propria età, poterli toccare, colorare. Avere qualcuno che, ogni tanto, glieli legge ad alta voce: questi secondo me gli ingredienti che, mescolati ben bene tra loro, portano un bambino a diventare un lettore.
Credo molto nell'importanza della lettura e della cultura per la formazione di una persona e metto in pratica questi principi ogni giorno, a casa mia.
Questo mio interesse è diventato anche studio perché ho frequentato un corso di lettura teatrale e dizione con una bravissima attrice e, in seguito, un corso di formazione online di scrittura creativa per bambini, dove ho avuto la possibilità di imparare COME si scrive per i più piccoli, quale linguaggio utilizzare, quali figure retoriche preferire ma soprattutto sono venuta a conoscenza di tanti autori e titoli di molti libri che ho poi letto e analizzato.
Per tutte queste ragioni ho deciso di creare alcuni prodotti dedicati alla passione per i libri anche per i bambini, per avvicinarli, con il gioco e il divertimento, alla fantastica avventura della lettura.
Oggi vi presento l'ABBRACCIALIBRO con i tre Orsi, Papà Orso, Mamma Orsa e piccolo Orso.
Il modello è lo stesso di quello per i "grandi" ma è decorato con le sagome dei tre Orsi realizzate con applicazioni in stoffa e pennarelli per tessuto. Ho spostato la tasca dietro per non intralciare la parte frontale così decorata e avere allo stesso tempo uno spazio per portare sempre con sé pastelli o pennarelli e un piccolo quaderno.
Ho inoltre arrotondato la chiusura davanti che si chiude sempre con un bottone automatico, facilissimo da usare anche per un bambino.
E l'ho abbinato, come per gli altri due Abbraccialibri legati alle mie due precedenti recensioni, ad un segnalibro in stoffa con elastico.
I bimbi più piccoli potranno metterci dentro un libro illustrato o uno da farsi leggere dalla mamma. Oppure un libro da colorare, con i pastelli riposti dietro.
I bambini più grandi, invece, potranno conservare al suo interno il loro libro preferito e leggerlo con orgoglio ogni volta che lo desiderano.
Quando custodisce un libro - con copertina flessibile - l'Abbraccialibro, che è imbottito da entrambi i lati, diventa un piccolo cuscino, l'amico ideale da portare sempre con sé.
L'ho realizzato nella taglia M, come ho fatto per i miei due lavori precedenti, perchè è quello che meglio si adatta alla maggior parte dei libri ma è possibile richiederlo anche nella taglia S, per piccoli tascabili, o nella L, per libri con copertina rigida o di dimensioni molto grandi.
I libri per bambini, soprattutto quelli di fiabe, sono spesso più grandi del normale; non esitate quindi a contattarmi per richiedere una taglia diversa.
Se ha voglia di dare un'occhiata, trovi il mio Abbraccialibro con gli Orsi sul mio SHOP.
"La famiglia degli Orsi era appena uscita, quando davanti alla casetta sbucò una bambina che si era persa e stava cercando qualcuno che la aiutasse a ritrovare la strada.
La bambina si chiamava Riccioli d'Oro e aveva due grossi difetti:era molto curiosa e molto impaziente".
Io vi lascerei qui, per non rovinare la sorpresa a chi ancora non conoscesse il seguito della storia e per non annoiare chi invece la conosce già bene.
Potete trovare la storia completa QUI
Grazie per essere arrivati fino a qui,
Raffaella
La casa vicino al treno
Me ne sono innamorata subito, dalla prima volta che l'ho letto, nel 2000, appena uscito.
L'ho riletto, poi, dieci anni dopo, l'ho visto dalle sottolineature.
Ho continuato ad amarlo molto, per questo non sono mai riuscita a parlarne. Mi capita con gli amori più grandi: non riesco a condividerli, me li tengo stretti, tutti per me.
Ora invece desideravo tanto parlare di questo romanzo e l'ho riletto. E questa volta ho capito, finalmente, perché l'ho tanto amato.
Non ve lo dirò, è un particolare che riguarda me sola, a voi basti sapere che ad ogni lettura ho compreso meglio tanti aspetti della storia e di me stessa, e ho ritrovato intatta tutta la poesia e la passione che permeano questo romanzo.
Queste pagine risuonano nella mente del lettore, hanno un ritmo - anche la prosa lo ha, oh yes - hanno armonia, si fermano e poi riprendono, a volte partono piano, le senti appena, devi farti attento e avere silenzio attorno a te, poi aumentano di volume e di intensità, accelerano, fai fatica a seguirle, ti travolgono, ti portano lontano insieme a loro per poi lasciarti, senza fiato, solo e prosciugato, abbandonato a te stesso e alle tue emozioni.
L'amore. La musica. Londra.
Questi i protagonisti principali del meraviglioso romanzo di Vikram Seth, che conoscevo già per aver letto tutte le milleseicento pagine de "Il ragazzo giusto", altro capolavoro ma in modo molto diverso.
L'amore è quello interrotto e sospeso tra Michael, trentasettenne violinista, e Julia, pianista, che dopo essersi conosciuti e amati a Vienna, si perdono di vista per dieci anni, per poi incontrarsi casualmente a Londra, nel traffico di Oxford Street.
Nessuno dei due aveva mai potuto dimenticare l'altro e nonostante ora le loro vite siano molto diverse, si ritrovano con la stessa intensità del passato.
Ma se tutto sembra uguale in realtà tutto è diverso.
Julia nasconde un segreto che sta cambiando completamente il suo modo di approcciarsi al mondo e alla musica, Michael dovrà fare i conti con i motivi che allora l'avevano spinto ad abbandonare Vienna e Julia.
Da questa crisi ne usciranno molto cambiati, in modi del tutto differenti.
La musica è quella classica, di Bach, Haydin, Schubert e Mozart, quella da camera, delle partiture per quartetto d'archi, dei musicisti professionisti, del tanto studio, delle prove condivise, dell'amore sincero per il proprio strumento, della felicità di scoprire un'opera inedita, mai udita prima.
E' la gioia di ridare vita a qualcosa scritto tanti anni prima e di farlo mettendoci dentro tutto il proprio amore e la propria sensibilità, in accordo con il proprio strumento e con i compagni musicisti.
Si respira musica, tra le pagine di questo romanzo, si mangia musica, la si vede, la si sente.
A Londra sembra di viverci mentre si attraversano le pagine del romanzo, perché Vikram Seth ci accompagna attraverso Hyde Park, all'Orangery di Kensington Gardens, sulle rive della Serpentine, dove ogni sabato mattina alcuni coraggiosi si buttano per nuotare, in centro a fare compere, ad Archangel Court, nella casa di mattoni rossi dove abita.
A vent'anni non l'avevo capito ma ora si. Ho compreso, cioè, le ragioni profonde di entrambi.
Magistrale.
Potete trovare questo splendido romanzo QUI.
L'amore per questo romanzo mi ha ispirato una serie di prodotti, che potete già trovare in pronta consegna QUI.
Ho cercato a lungo una stoffa che potesse soddisfarmi e, alla fine, ho trovato questa in un negozio inglese; era l'unica che riproduceva le pagine di un pentagramma con colori caldi e delicati. Mi è piaciuta subito perché può essere usata sia da un uomo che da una donna e - abbinata ad un romanzo, magari proprio questo - può essere un poetico regalo d'amore.
Nel mio negozio trovate quindi l'Abbraccialibro, il porta libro imbottito di cui vi ho raccontato nel post precedente, il segnalibro e l'astuccio.
Poiché amo molto questa stoffa, ho deciso di investire prendendone un po' e ho cucito anche il porta occhiali, che a noi amanti dei libri torna sempre utile, e il porta kindle, così anche chi desidera leggere su quel dispositivo può avere la sua copertina imbottita.
A differenza dei prodotti legati al romanzo precedente, quindi, che sono in edizione limitata e oltre a quelli in pronta consegna sullo shop ne posso cucire solo pochi altri, mi piacerebbe che il tema musicale diventasse un po' un classico e fosse sempre presente sullo shop.
Vi ringrazio per aver letto fino a qui e per ogni dubbio o commento vi aspetto qui o sui miei canali social.
A presto,
Raffaella
La casa vicino al treno
Il tizio dell tomba accanto, Katarina Mazetti, ed.Elliot, 1998, traduzione di Laura Cangemi
Svezia, inizio autunno, una vecchia panchina verde scuro all'interno di un cimitero.
Desirée viene qui ogni giorno, quando chiude la biblioteca dove lavora, da quando suo marito Orian non c'è più.
Incredulità, rabbia e sgomento, per essere rimasta sola a trentacinque anni, la accompagnano ogni giorno.
Benny viene qui quando può, quando il lavoro alla sua azienda agricola glielo permette, e cura con ostinazione il piccolo giardino ai piedi della tomba dei genitori.
Solitudine, smarrimento e tristezza gli fanno compagnia.
Un casuale scambio di sguardi accenderà la miccia di quella che diventerà una passione forte e totalizzante, che li avvolgerà come una nuvola allontanandoli da tutto e tutti.
Quando però si troveranno di nuovo a fare i conti con la realtà, l'abissale differenza di cultura, interessi e ideali di vita li porterà a mettere in discussione tutti i sentimenti che li legano.
Quanto siamo disposti a metterci da parte, a fare un passo indietro per conoscere veramente la persona che ci sta di fronte? Per capire quali sono i suoi desideri profondi e cosa la rende davvero felice?
O quanto invece siamo concentrati su noi stessi e sul nostro piccolo mondo, e consideriamo l'amore solo un elemento accessorio di tutto ciò? Questi e altri interrogativi ci pone l'autrice in questo delizioso romanzo.
Per Benny e Desirée nulla è scontato, ogni decisione comporta una rinuncia da una parte o dall'altra e trovare un equilibrio sembra impossibile.
Non vi svelerò certo il finale, non lo faccio mai, ma posso dirvi che non c'è nulla di banale, mai, in questo romanzo in cui le due voci narranti, quella femminile e quella maschile, si alternano continuamente per restituirci due punti di vista, a volte antitetici e a volte complementari, dello stesso avvenimento.
Vi troverete a sorridere, a ridere e a immalinconirvi leggendo questo romanzo, ma anche a riflettere, sulla morte e sulla vita. Che non è poco per un romanzo " d'amore".
Questo splendido romanzo lo potete trovare QUI.
o nelle vostra libreria di fiducia.
Ho deciso di ricominciare a parlare di libri partendo da un romanzo che raccontasse una classica storia d'amore ma con uno sguardo ironico e lieve, ambientato ai giorni nostri e che potrebbe essere accaduto ovunque.
Una storia universale, quindi, in cui tutti noi possiamo riconoscerci, e l'ho trovata perfetta da proporvi per S.Valentino, anche se è una festa che non amo molto, ma si sa, ogni scusa è buona per leggere (d'amore).
Per l'occasione ho deciso di creare un nuovo prodotto, che amo molto e in cui credo tantissimo: l'ABBRACCIALIBRO.
Da sempre, ogni volta che esco, porto un libro con me. Spesso, per la mia abitudine a portarmi dietro una bottiglietta d'acqua e qualcosa da mangiare, ne ho anche rovinati parecchi.
Da qui è nata l'idea dell'abbraccialibro: un contenitore in stoffa, imbottito, con chiusura, che "abbraccerà" il vostro amato libro e lo proteggerà da tutto quello che c'è nella vostra borsa e che potrebbe danneggiarlo. Eviterete così di bagnarlo, spiegazzarlo, perderlo. Nella tasca davanti potrete infilare penne, matite e un quadernetto per gli appunti. L'ho realizzato in due varianti di colore, per lei e per lui, ed è coordinabile con il segnalibro con elastico.
La mia idea è quella di lasciarmi ispirare dalla trama e dall'ambientazione di un romanzo e creare poi alcuni prodotti per noi, booklovers incalliti.
In questo caso non potevo non tener conto della bellissima copertina, e allora ecco il perché del vichy, e dell'ambientazione nordica - la Svezia - ed ecco spiegate le testa di renna stilizzate, su fondo grigio.
Se ti piace il mio Abbraccialibro lo puoi trovare sul mio shop.
Per il momento ne ho inseriti due della misura standard, la M, adatta alla maggior parte dei libri, ma è possibile ordinarli anche di taglia S, per tascabili, e di taglia L, per libri con molte pagine o con copertina rigida di grande formato.
Grazie per aver letto fino a qui, per ogni dubbio, curiosità o commento al libro, scrivetemi pure, qui o sui miei canali social, sarò felice di rispondervi al più presto.
Raffaella
La casa vicino al treno
Se anche a voi, come a me, piace il fatto a mano, se vi appassiona seguire il lavoro dei creativi sui social, un po' per curiosità e un po' per fare shopping, avrete certamente notato il dilagare degli zainetti in stoffa.
Li troverete di diverse dimensioni, con stoffe differenti, alcuni in eco pelle, altri in tessuto cerato.
Io qui, oggi, vi racconto perché ho deciso di farli e di come li faccio.
Sono comodi.
Li metti in spalla e ti dimentichi di averli. Anche quando sono pieni pesano pochissimo e lasciano le mani libere per poter camminare tranquillamente o andare in bicicletta.
Sono capienti.
Se li usate per andare in spiaggia, potete metterci dentro un telo, un libro, un giornale e la maxi- pochette ( che vedete in foto) con tutte le creme, gli occhiali, la spazzola ( persino il Kindle!) e tutto quello che vi può servire per una giornata al mare.
Bianca lo usa quando deve trascorrere un weekend dai nonni; vi trovano posto il cambio di un giorno con telo e costume, il libro, il pigiama e la bustina con tutti gli effetti personali.
Sono personalizzabili.
Oltre alla possibilità di aggiungere un'etichetta con il nome stampato in nero, come per tutti gli altri miei prodotti per bambini, possono essere davvero realizzati secondo il vostro gusto, sia nella scelta iniziale delle stoffe da abbinare, per l'esterno e per la fodera interna, sia per quanto riguarda l'applique ( se la si desidera).
Gli zaini che vedete in foto, ad esempio, sono stati pensati per chi ha passioni diverse, come il mare o i fiori.
Sono per tutti.
Questi zaini hanno tutti un'unica misura, adatta sia agli adulti che ai bambini.
L'unica differenza sarebbe la lunghezza delle due corde, in quanto per un bambino sarebbero sufficienti circa cm30 in meno di corda per parte. Ho deciso tuttavia di lasciare sempre le corde lunghe in modo che lo stesso zainetto possa essere utilizzato a piacimento da tutti i membri della famiglia. Quando ad usarlo sarà un bambino, basterà sciogliere il nodo e accorciare un po' la corda oppure attorcigliare, una volta indossato lo zaino, le due corde alla sfera in legno, al centro del petto ( metodo inventato da Bianca che approfondirò presto con un video su Instagram stories).
Sono economici.
Data la semplicità del modello, questo zaino può essere venduto ad un costo contenuto, accessibile a tutti.
Sono facilmente trasportabili.
Vuoti, si piegano e si riducono ad un piccolo rettangolo che "sparisce" in valigia, per poter essere tirato fuori una volta arrivati a destinazione.
Per tutti questi motivi ho deciso di dedicarmi anch'io a questo tipo di zaino, che personalmente adoro.
Spero di riuscire a realizzarli dando loro la mia impronta personale, dalla scelta delle stoffe alla decisione di completarle con un'applique, a volte più tradizionale, come per la barca a vela e i fiori, altre più originale, come per il gabbiano, che è stato prima disegnato a matita su un pezzo di cotone bianco, poi colorato con gli appositi acrilici e infine cucito sulla stoffa esterna dello zaino.
Tutte le applicazioni nascono da una mia idea, diventata poi disegno su carta e, infine, ritaglio di stoffa pronto per essere cucito.
Ogni zaino sarà inoltre completato da una sfera in legno, disegnata e poi dipinta a mano da me, raffigurante uno degli animaletti che mi fanno compagnia durante le mie passeggiate nei boschi attorno a " la casa vicino al treno" o un altro animale, in sintonia con lo zaino stesso.
In queste foto, per concludere, potete vedere gli zaini abbinati alle maxi-pochette ( di cui vi parlerò meglio in seguito ) e a delle pochette quadrate con polsiera in corda, perfette per tutti quei piccoli oggetti che si potrebbero perdere all'interno dello zaino.
Come sempre, per ogni informazione o per sapere il prezzo dello zaino potete scrivermi una mail o contattarmi privatamente sulla mia pagina facebook o in direct su instagram.
Grazie per aver letto fino a qui,
Raffaella
La casa vicino al treno
Tempo fa una mia cliente, per cui avevo dipinto alcune sfere in legno con i fiori per realizzare delle collane, mi ha chiesto di proporle un regalo per una coppia di amici che sarebbero diventati presto genitori. In quel momento purtroppo non mi occupavo ancora di bimbi piccoli, come invece faccio ora, e non avevo neppure la mia nuova macchina da cucire ( ma di tutto questo ve ne parlerò nel prossimo post).
Quel lavoro non andò in porto, come capita a volte, ma mi lasciò la curiosità e la voglia di approfondire il discorso che avevo cominciato con la cliente, e che riguardava le catenelle portaciuccio, che ovviamente conoscevo per averle usate con entrambi i miei figli, ma che non avevo mai neppure provato a realizzare.
Ho studiato il prodotto, mi sono guardata attorno e, infine, ho trovato il fornitore adatto.
I miei portaciuccio sono realizzati a partire da una clip in legno d'acero, realizzata secondo le normative europee, completamente libera da sostanze nocive o inquinanti. I colori usati sono atossici, indelebili e resistenti alla saliva del neonato.
Hanno tre fori di ventilazione come misura anti-soffocamento ( in caso di ingestione accidentale) e le componenti in metallo sono antiruggine e non contengono nichel.
Ci tenevo tanto a trovare un fornitore che mi desse tutte queste garanzie e sono molto felice di averlo trovato.
La parte in stoffa è stata fatta usando del cotone americano di ottima qualità, hanno la lunghezza giusta richiesta dalle normative europee e, in più, ho deciso di inserire ben due bottoni automatici.
Il primo, sul fondo, serve ad inserire o togliere facilmente il ciuccio, senza doverlo legare con un cordino ( secondo me scomodo) come ho visto in alcune soluzioni, mentre il secondo, vicino alla clip, serve a staccare completamente la parte in stoffa per poterla lavare senza rovinare la clip ( e stando a contatto con il vestitino di un neonato ce ne sarà spesso bisogno).
Tutte le cuciture sono state realizzate con la macchina da cucire, pertanto sono molto resistenti e a prova di neonato.
Mi è stato suggerito di cucire sul portaciuccio un elemento in stoffa, come ad esempio uno dei miei uccellini, ma ho deciso di non farlo perché avrebbe implicato delle cuciture a mano e, quindi, un oggetto non sicuro al 100% ( cosa che non avrei mai voluto).
Per tutti questi motivi i miei portaciuccio sono volutamente semplici, e si differenziano per le stoffe usate; per ora ho cucito quelli che vedete con cotoni americani ma ho preso delle bellissime stoffe liberty che non vedo l'ora di poter usare.
Questi portaciuccio, a mio parere, stanno molto bene abbinati ad un bavaglino " MEG" e a una decorazione per cameretta ad uccellino, per un regalo nascita completo.
Come sempre, se vi interessano i miei lavori, trovate tutte le informazioni che mi riguardano nella barra in alto " Contattami".
Grazie per aver letto fin qui,
Raffaella
La casa vicino al treno