venerdì 16 ottobre 2015

"La foresta incantata" di Johanna Basford


Prima dell'estate, in una delle mie incursioni in libreria, ho visto questo libro. Aveva una copertina bellissima, bianco, nero e oro.
Non ho resistito e l'ho comprato.



"La foresta incantata" di Johanna Basford è un album meraviglioso pieno di disegni a china molto elaborati, con fiori, foglie, alberi e animali che si inseguono e si rincorrono di pagina in pagina, in un susseguirsi di ambienti fiabeschi, animali totem e simboli da scovare, che serviranno alla fine per aprire la porta del castello e scoprire cosa vi è celato al suo interno. 
E' da un po' di tempo che si vedono nelle librerie libri da colorare per adulti,  con disegni geometrici o mandala, presentati come anti-stress.
In questo caso si tratta invece di una vera e propria opera d'arte, colma di intrecci di felci e fiori, bizzarre case appollaiate sugli alberi, creature magiche nascoste, castelli e forzieri pieni di tesori floreali. 
Sinceramente la bellezza dei disegni non invoglia a prendere i colori e a mettersi a colorare, motivo per cui è stata ideata l'opera. Io per esempio ho provato solo a colorare la prima pagina, poi non ho più osato. Però ho fotocopiato alcune pagine ai miei bambini, una volpe con il corpo fatto di foglie per Bianca e un teschio per Pietro. Loro hanno osato e sono stati bravissimi.
Le loro opere sono ora appese nelle loro camerette.
A me piace di più sfogliare le pagine, indugiare con lo sguardo sugli intrichi dei rami, provare  a scovare gli animali nascosti. Trovo che sia molto ispirante.



In questo periodo sono alla ricerca di quello che mi piace, come vi avevo detto ( vd. "Ricomincio da me", post del 1/10).
Mi è capitato in questi giorni di ripensare a quando passavo del tempo a creare degli oggetti in legno per poi venderli nei mercatini.
Ho cominciato nel 2007, dopo aver letto un articolo sul "Country painting". Me ne sono innamorata e ho deciso di imparare da sola quella tecnica, che partiva da disegni presi a modello, che venivano poi ricalcati e dipinti a mano con gli acrilici. Non era necessario saper disegnare e neanche conoscere i segreti della luce e delle ombre, bastava copiare il modello, magari rielaborandolo o cambiando i colori secondo la propria fantasia.
I risultati erano, secondo me, molto carini; mi sono divertita tanto e sono anche riuscita a vendere qualcosa. Poi ho voluto imparare ad usare la macchina da cucire ma qui le cose erano un po' più complicate, è difficile imparare bene da soli.
E così mi sono persa. Nel frattempo ho avuto Bianca, una nuova casa da arredare e abitare, nuove passioni. 
Ho sempre pensato di poter fare una sola cosa alla volta, chissà perché. Ora, invece, ho capito che l'amore che ho per la lettura e per la scrittura, e ora anche per questo mio piccolo blog, non verranno mai intaccate da qualsiasi altra passione. 
Però voglio tenere la porta aperta a quello che verrà.
E in questi giorni, in cui di sicuro sto pensando troppo, mi è tornata una gran voglia di fare qualcosa di manuale. Di realizzare piccoli oggetti. E mi è venuta voglia di usare il legno, che è un materiale molto versatile. E vivo.


In cerca di ispirazione, vi saluto.
Buon venerdì sera, buio, nuvoloso e piovigginoso.
Halloween si avvicina.
Raffaella
La casa vicino al treno
   

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