martedì 16 dicembre 2014

Felice di niente. Il mio primo D.I.Y.



I miei bambini non mi chiedono mai quando nevicherà.
Non mi chiedono neppure quando smetterà di piovere o cosa faremo domani. Sono meravigliosamente immersi nel presente, e non pensano ad altro. Il passato se lo lasciano alle spalle attimo dopo attimo e il futuro semplicemente non esiste. Non c'è ora e quindi non c'è di che preoccuparsi. Tanto quando verrà sarà diverso da quello che ci aspettavamo, magari peggio, molto spesso meglio - se avete brutti pensieri come me -. Indosserà un altro vestito e, come tutto, passerà, passerà, lasciandosi dietro quello che deve lasciare ma non ansie e preoccupazioni, se siamo stati abbastanza bravi da non pensarci troppo.  
"Perché tu, malvagia ora,
dài paura e incertezza?
Ci sei- perciò devi passare -
Passerai - e qui sta la bellezza."
                                 ( W. Szymborska)

"Esiste solo il presente, esiste solo il presente..." mi ripeto come un mantra quando troppe preoccupazioni mi affollano la mente. Solo il fatto di averne diverse aumenta la mia apprensione e mi accade di essere in ansia, senza motivo, mentre faccio una cosa solo perché sto già pensando alle altre due che dovrò fare subito dopo.
Allora cerco di fermarmi, faccio un bel respiro e mi concentro sul presente. Che se lo si affronta momento per momento, difficilmente è così spaventoso come ce lo si era immaginato.

Dovremmo tutti imparare dai bambini. Loro sanno, molto di più di quello che noi crediamo. Sanno vivere. E sanno farlo nonostante tutti i nostri tentativi di insegnare loro qualcosa e di farli diventare come noi.

Questa mattina, sotto una pioggia gelata che mi bagnava la mano stretta attorno all'ombrello, l'altra in quella di Bianca,  mentre pensavo a tutti i giri che dovevo fare prima di poter tornare a casa a finire la colazione interrotta per la fretta, mia figlia cantava. Cantava e saltellava allegra e mi chiedeva se con la sua giacca imbottita e col pelo poteva andare fino al Polo, fin da Babbo Natale.
Certo che si, amore, tu puoi andare dove vuoi.
E in quel momento, mentre  attraversavo la strada, proprio lì, al freddo e sotto l'acqua, mi sono sentita felice.
Felice di niente.


Cosa c'è di meglio per scacciare i pensieri che dedicarsi a qualcosa di manuale?
Questo è il mio primo D.I.Y. ( do it yourself) e  mi rendo conto dell'estrema facilità del progetto ma, dopo i biscotti con la glassa reale, cercavo qualcosa di semplice ma carino per decorare la casa. Ok, cominciamo?
Vi servirà:
- un cartoncino bianco, meglio se di riciclo ( io uso la scatola delle brioches)
- uno stencil a fiocco di neve o altro soggetto a vostra scelta ( io l'ho trovata nel libro illustrato di "Frozen" della Disney ma potete farvelo da soli o disegnare una sagoma, ad es. una stella, sul cartoncino e usarla per ricavare tutte le altre).
- dei fili di lana avanzati
- una forbice affilata
- una matita appuntita
- dello scotch



Ricavate tanti fiocchi di neve dal cartoncino quanti ve ne serviranno per la vostra decorazione. Tagliateli con accortezza ( questo è il passaggio più faticoso!). Attaccate sul retro di ciascuno, con tre piccole e sottili striscioline di scotch, un filo di lana di lunghezze diverse. 


E infine...appendete!


Mio marito, ieri sera, a cose fatte e a foto scattate, mi ha fatto notare che i fiocchi di neve starebbero molto meglio attaccati direttamente al vetro con un pezzetto di scotch biadesivo sul retro, a formare una cascata. Mi sa che ha ragione. Provateci voi. Io per oggi ho già dato.


 Troppo semplice? Si, però a volte la semplicità è proprio quello che ci vuole, se si amano gli addobbi sobri e se si ha poco tempo. Se invece- di tempo- ve ne avanza...filate  a fare i biscotti! E a leggere! Che cosa, ne parleremo la prossima volta. 
Statemi bene, un abbraccione.  
Raffaella
La casa vicino al treno
  


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