mercoledì 4 febbraio 2015

"Chi ha visto Cenerontola?" di Davide Nonino

 
Quando ero piccola avevo il Manuale del giovane scrittore di Snoopy.
Ricordo che in copertina c'era Snoopy sul tetto della sua cuccia intento a battere a macchina il suo celebre incipit: "Era una notte buia e tempestosa...".
Quanto ho amato quel libro.
Purtroppo non sono più riuscita a trovarlo.
Né quella copia in particolare né una riedizione.
E' come aver perso le tracce di un vecchio amico d'infanzia.
Dispiace, e molto.

Quando, un giorno come tanti, ho adocchiato in libreria
Chi ha visto Cenerontola? mi sono ricordata di Snoopy e delle ore di felicità che quel libro mi aveva regalato.
Ho deciso di prenderlo a mio figlio.
Anche questo, come il "mio" di tanti anni fa, è un manuale di scrittura creativa per piccoli lettori, nato però dall'esperienza sul campo di Davide Nonino, web master che si occupa di scrittura per passione.
Al suo interno, tra le simpatiche illustrazioni di Simona Meisser, troviamo dodici capitoli che ci parlano di:
- Parole per scrivere
- Scrivere da fiaba
- I personaggi
- Il dialogo
- La descrizione
- Scrivere le emozioni
- Come inventare una storia
- La cassetta degli attrezzi
- C'era una volta- e vissero felici e contenti
- La revisione
- Per farsi leggere meglio
-Decaloghi

Vi troviamo trattati infatti, tutti gli argomenti che possono interessare a un aspirante scrittore, di qualsiasi età.
Prima rivelazione: non è solo per bambini!

                    

Molto interessante il primo capitolo, pieno zeppo di giochi di parole come l'acrostico, il metagramma, il tautogramma e il pangramma.
Sto seguendo un corso di scrittura per bambini e vi assicuro che cimentarsi in tali esercizi è tutt'altro che semplice.
Questo libro strizza continuamente l'occhio alla "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari, classico imprescindibile quando si parla di scrittura creativa ma cita anche Calvino e Raymond Carver.

 
Manuale strapieno di suggerimenti, spunti, idee, esercizi, giochi per farsi venire idee, una piccola miniera di risorse fatto apposta per essere anche sfogliato a caso, alla ricerca del consiglio che fa al caso nostro in quel momento.
Seconda rivelazione: non è obbligatorio leggerlo tutto dall'inizio alla fine. E per un bambino non è cosa da poco.
 
Ho adorato poi il capitolo dedicato agli inizi e ai finali: contiene una carrellata di incipit famosi ( di romanzi di tutti i generi) davvero interessante.
Il mio preferito, però, rimane l'ultimo capitolo, Decaloghi.
Le "dieci cose da non fare" e i "dieci trucchi per diventare uno scrittore in gamba" sono pillole realistiche e divertenti ma sono le "dieci ragioni per scrivere" che mi hanno colpito al cuore.
Il mio preferito?
"Fare lo scrittore ha sempre moltissimo fascino, un po' come l'agente segreto o il pilota professionista."
"Scrivere è la più splendida porta verso il mistero e la totale libertà di sogno e di pensiero che esista. C'è solo da lasciarsi trasportare dalla fantasia e il gioco è fatto".
   

Penso anch'io che la scrittura sia la più grande forma di libertà che esista. E, per dirla con il mio amato Stephen King:
"Scrivere (...) rende la mia esistenza un luogo più luminoso e più piacevole. Scrivere (...) è soprattutto un modo per arricchire la vita di coloro che leggeranno i tuoi lavori e arricchire al contempo la propria. Scrivere è tirarsi su, mettersi a posto e stare bene. Darsi felicità, va bene? Darsi felicità"

Questo libro ve lo consiglio col cuore.
Fatene buon uso.
Raffaella
La casa vicino al treno

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