mercoledì 3 giugno 2015

Come sopravvivere alla Cresima e vivere felici

Ovvero decalogo semi-serio su come affrontare al meglio l'organizzazione di un ricevimento in casa propria e altri eventi altrettanto preoccupanti.



1) Semplifica: 
Non mi piacciono le bomboniere.
Per la Comunione di Pietro avevo fatto dei biscotti ricoperti di pasta di zucchero, chiusi in sacchetti trasparenti con un bel nastro a pois. Mi sono costati diversi giorni di lavoro.
Sommati al tragico venerdì, il giorno prima della cerimonia, che ho trascorso TUTTO in cucina a preparare dolci, ne viene fuori una settimana di fatica titanica.
Mai più.
Con la Cresima ho elaborato la prima regola. Niente bomboniere.
Solo piatti carini sparsi per la casa pieni di confetti bianche alla mandorla, quelli classici, e altri bianchi ripieni di frutta ( pare siano molto cool).
Niente ristoranti. Solo una bella merenda in giardino ( o sul terrazzo o sul balcone), se, come nel nostro caso, la cerimonia si svolge alle 15,30.



2) Chiedi aiuto: 
Non possiamo fare tutto da soli.
O forse possiamo ma a rischio di un esaurimento.
Bisogna, in questi casi, imparare  a delegare.
E io delego tantissimo. Sono la Regina della delega.
Immaginatemi pure con un ampio cappello di paglia mentre do ordini a mio marito su dove sistemare sedie e tavoli.
Tua cognata si offre di cucinare qualcosa? E' la benvenuta!
Se poi avete una zia arredatrice e organizzatrice di eventi come la mia, con tanta voglia di fare, che viene volentieri ad addobbare il giardino e vi presta pure le scarpe, bé.. siete a cavallo.



3) Cerca, per quanto ti è possibile, di essere TE STESSA:
Ovvero non farti fuorviare da suocere che ti vorrebbero in tailleur abbottonato fino al mento, da cognate che storcono il naso davanti alla tue torte chiedendo dov'è quella con la panna montata e soprattutto da chi ti chiede le bomboniere. Resisti!
Sii te stessa, fai le cose a modo tuo, non ascoltare nessuno.
Questi i buoni propositi che mi ero prefissata prima dell'evento. In realtà le cose sono andate in modo diverso.
Avrei voluto dare un'impronta più salutista e bio al rinfresco. Tipo un dolce in più vegano ( ho fatto il plumcake mele e cannella di cui ho parlato nel post precedente, buonissimo!), the verde e succo di mela da bere. Non l'ho fatto.
Avrei voluto scrivere a mano tante etichette con i nomi dei cibi e delle bevande e avrei voluto attaccarli qui e là con washi tape a righe e  a pois. Non l'ho fatto.
Avrei voluto contrapporre il giusto ma di qualità al tanto ma non tanto salutare. Ma qui torniamo al punto 2.
Se chiedi aiuto, poi impara ad accettarlo e non ti lamentare troppo ( solo un pò!) se non viene fatto tutto come avresti voluto.
E io in questo non sono brava per niente.



4) Pensa positivo: 
Ci sarà il sole. Ci sarà una temperatura gradevole.
( Non credere mai alle previsioni del tempo!).
Troverò posto in Chiesa. Un posto ampio.
Dietro a una coppia di amici. Sarà una cerimonia bellissima.
Il tempo scorrerà veloce e non avrò tempo per altri pensieri.
E difatti è stato tutto così.
Il pensiero positivo funziona sempre, sempre!



5) La perfezione non esiste:
A me non è mai venuto in mente ma se tu fossi una di quelle persone convinte di poter fare sempre tutto in modo impeccabile, bé, ricrediti. Ci sarà sempre qualcosa che è sfuggito al tuo controllo. A volte un dettaglio, a volte un intero menù.
Impara ad accettarlo.

6) Divertiti! 
Sorridi tanto, va sempre bene.

7) Concentrati su quello che conta davvero:
Il sacramento religioso. Tutto il resto è superfluo.
E tuo figlio, o figlia. Che ha quasi dodici anni e tra un po' smetterà di darti retta e di dimostrare il minimo interesse per le feste che organizzi. 



8) Rilassati:  
E' il momento di mettere in pratica tutto quello che hai imparato in questi quattro anni di più o meno assidua pratica dello yoga, shiatsu, stretching dei meridiani e cinque tibetani.
Tirati, allungati, stiracchiati, protenditi, innalzati, stenditi, sollevati.
Ma poi smetti e respira. Respira. 
E ricordati di continuare  a respirare per tutto il pomeriggio.



9) Vivi il presente: 
Non cedere alla tentazione di pensare al domani, a quando dovrai smontare tutto, lavare e mettere via tutte le ciotole e le alzatine e , sopratutto, fregare per bene il pavimento dove stanno scorrazzando sette bambini con bibite in mano e pezzi di torta che spuntano dalla bocca. Non ci pensare.
Dopotutto...domani è un altro giorno, come diceva una che se ne intendeva.

10) E infine: Congratulati con te stessa
Ce l'hai fatta anche questa volta anche se - date le premesse - non era affatto scontato. E fai pace con tutto quello che avresti voluto fare e non sei riuscita a realizzare. 
E' andata così, ed è andata molto bene.



Vi abbraccio fortissimo.
Raffaella
La casa vicino al treno


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